L’istituto comprensivo Emma Castelnuovo è situato in un quartiere della periferia sud-est di Roma.
Accoglie una popolazione scolastica di diversa provenienza sociale, culturale ed etnica.
Il bacino di utenza insiste su un ampio territorio soggetto ad una urbanizzazione costante negli
ultimi anni, sia di edilizia privata che pubblica, di conseguenza prevalgono uno scarso senso di
comunità, mancanza di aggregazione e la tendenza della popolazione a distinguersi in gruppi sociali:
comunità storica (Lunghezza), abitanti del quartiere di case private (Nuovo Ponte di Nona) e abitanti
di case popolari (Vecchio Ponte di Nona).
In tale contesto disomogeneo la scuola assume un significativo ruolo di aggregante sociale e si fa
promotrice di un’offerta formativa volta all’inclusione e all’integrazione, alla prevenzione e al
contrasto della povertà educativa e all’abbattimento dell’abbandono scolastico. In un contesto come
questo, la scuola è da ritenersi un veicolo educativo che deve necessariamente essere intessuto dei
valori più alti del vivere insieme come il rispetto reciproco, l’inclusione di tutti gli alunni, la
valorizzazione delle diversità mediante una didattica aperta anche al territorio e che nel territorio si
svolge e si completa con la creazione di attività condivise con le famiglie e tutte le agenzie educative
presenti e anche con valide e condivise attività volte a orientare gli alunni nelle scelte di studio dopo
la scuola dell’obbligo e l’attuazione di una didattica per competenze che prepari l’alunno al
saper fare.